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Datendiebstahl von Seiten eines Arbeitnehmers ist leider nicht selten und kann zur fristlosen Kündigung führen. So weit, so gut. Doch wie kann sich der Arbeitgeber schützen und den Datenklau konkret und greifbar nachweisen? Darf das Unternehmen zu diesem Zwecke das Account des betroffenen Mitarbeiters durchforsten und dessen Korrespondenz einsehen? Mit dieser spannenden Rechtsfrage hat sich jüngst der Oberste Gerichtshof mit Urteil Nr. 33809 vom 12.11.2021 befasst.

Aufgrund des jüngst verabschiedeten Landesgesetzes Nr. 12 vom 16. November 2021 ist die 1. Rate der Gemeindeimmobiliensteuer für folgende Immobilien und/oder Gebäude in Anbetracht des Gesundheitsnotstandes nicht mehr geschuldet:

Auch die Neue Südtiroler Tageszeitung greift das von unserer Kanzlei erwirkte Urteil des Verwaltungsgerichtes auf und bringt einen Bericht darüber.

Con la recente ordinanza n. 32473 dell’08.11.2021, la Suprema Corte di Cassazione, a conferma del proprio preesistente orientamento, ha ribadito che non è dovuta dall’INAIL alcuna rendita da infortunio nei confronti del lavoratore che resti coinvolto in un sinistro verificatosi durante la c.d. “pausa caffè”, a prescindere dal fatto che l’evento si sia verificato nel tempo della prestazione lavorativa.

Tale ordinanza ha trovato ampio risalto sulla stampa straniera, che ha sottolineato come i lavoratori italiani non avrebbero il diritto di effettuare la “pausa caffè”. In verità, la questione è assai più complessa.

Il TAR di Bolzano riconosce che la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, all'epoca disposta dal Presidente della Giunta provinciale per il periodo intercorrente dal 22 al 28 febbraio 2021 al fine di contrastare l’emergenza epidemiologica in atto, era da ritenersi illegittima.